Strategie per perdere peso e alimentazione, alcuni falsi miti che è meglio sfatare.
L’idea metabolica prevalente nell’opinione pubblica fa riferimento ad una sorta di “modello a sacco” secondo cui saremmo assimilabili a sacchi inerti per cui meno alimenti introduciamo e meglio stiamo e soprattutto meno ingrassiamo.
A questa idea dobbiamo contrapporre quella di un modello “a mulino” secondo la quale saremmo assimilabili a motori, o mulini a vento, ed il focus della nostra attenzione si deve rivolgere sostanzialmente allo stimolo metabolico ed al raggiungimento o mantenimento di una favorevole composizione corporea. Un atleta di elite mentre legge queste righe sta consumando sicuramente più calorie di voi, e questo grazie ad una differente composizione corporea, più ricca di muscolo che garantisce anche a riposo un notevole consumo di ossigeno e substrati energetici.
La composizione corporea influenza direttamente il metabolismo basale ed il fabbisogno energetico giornaliero. Si evince quindi come sia importantissimo mantenere la massa magra (muscoli, ossa, massa cellulare) e specialmente tonica ed in attività la componente muscolare.
Perdere indifferentemente massa magra o massa grassa durante una dieta intesa ad ottenere un dimagrimento non è un buon risultato poiché porterà ad una riduzione del metabolismo basale e quindi del fabbisogno energetico.
E’ infatti esperienza comune il fatto che una dieta precedentemente effettuata con successo una volta ripresa non dia più gli stessi risultati.
Parimenti sbagliato è ridurre drasticamente le calorie introdotte giornalmente e per tempi lunghi, poiché l’organismo attiverà delle risposte biologiche potentissime per opporsi al calo ponderale, risposte efficacissime e risultato formidabile di milioni di anni di evoluzione, aventi il fine di garantire la sopravvivenza della specie nei periodi di ridotta disponibilità di cibo.