LA NUTRIZIONE: oltre le calorie.

Nutrizione, meglio seguire una sana e corretta alimentazione.

Che l’alimentazione influenzi profondamente lo stato di salute lo si è detto e scritto in termini filosofici, scientifici e pubblicitari: dalla famosa massima di Feuerbach “L’uomo è ciò che mangia” a lavori clinici che pongono strettamente in relazione, ad esempio, il tipo di grassi che mangiamo con quelli che si trovano nelle nostre membrane cellulari, fino a campagne pubblicitarie illuminate da parte di aziende che hanno il merito e forse la fortuna di produrre un alimento considerato in genere sano.

Esiste oggi una confusione nella terminologia che definisce il ruolo medico che si occupa di questa disciplina complessa che è la nutrizione. Non è un fattore di secondaria importanza, poiché la legislazione italiana consente a figure professionali non mediche di qualificarsi come "nutrizionista" senza essere laureati in Medicina e Chirurgia, ma in altre discipline, e quindi di non essere abilitati a prescrivere esami medici, emettere diagnosi, prescrivere eventuali farmaci. Dietologo e nutrizionista sono termini sinonimi, anche se spesso sovrapposti nel termine dietologo/nutrizionista.

Nutrizione e alimentazione - Dietologo TorinoIn anni di bombardamento mediatico in cui anche la più bizzarra delle teorie su una sana alimentazione trova larga eco sui media, lo stile alimentare noto come dieta mediterranea viene dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Tale modello, ben rappresentato dal recente concetto di nuova piramide alimentare, enfatizza il concetto di qualità alimentare e raccomanda un largo uso di vegetali, frutta, legumi, frutta oleosa, olio di oliva, cereali integrali, un moderato utilizzo di carne bianca, uova, pesce e limita il consumo di carni rosse, cereali raffinati e dolci, all'interno di una suddivisione dei nutrienti che privilegia i carboidrati come fonte energetica principale, 55-60% delle calorie totali, lipidi 25-30% e proteine 10-15%. La messe di dati che dimostrano come la dieta mediterranea impatti in modo significativo sullo stato di salute è ingente, e curioso è il fatto che le critiche a questo modello arrivino in genere da quei paesi dove l’obesità è quasi una emergenza nazionale.

Naturalmente, fermi restando i principi sovraesposti relativi alla composizione in nutrienti della dieta e le scelte alimentari secondo i criteri dello schema mediterraneo bisogna ricordare che i fabbisogni alimentari cambiano notevolmente a seconda dell'età, del sesso e dello stato funzionale dell'organismo. L'alimentazione dell'uomo adulto sarà tendenzialmente più ricca di energia e proteine rispetto alla donna di pari età. Parimenti l'alimentazione della donna necessiterà di integrazione nelle fasi di gravidanza ed allattamento, anche se spesso c'è tendenza a sovrastimare tali aumentati fabbisogni.

L'alimentazione in gravidanza necessita, se la donna è normopeso all'inizio della gravidanza, di un ritocco al rialzo del fabbisogno energetico, e idem può dirsi della donna in allattamento, ma è sicuro un falso mito quello di considerare di "dover mangiare per due" durante la gestazione. Infine, durante le fasi di crescita bisogna garantire oltre al necessario apporto energetico anche la sufficiente quota proteica atta a sostenere la funzione plastica: l'alimentazione del bambino necessiterà di una maggiore quota energetica e proteica.

Nell’immaginario collettivo, tuttavia, il termine DIETA si è scollegato dalla sua originaria etimologia, cioè “regola di vita” , e si è invece strettamente correlato all’idea di restrizione calorica, di privazione, di forzatura verso un regime proibitivo: il lavoro del nutrizionista o dietologo è in questa visione quello di ridurre e proibire alimenti che “fanno male” o che fanno ingrassare in una prospettiva in cui la finalità intesa è esclusivamente quella di perdere peso: viene enfatizzato l’aspetto calorico dell’alimentazione, ed a questo ed alla relativa ripartizione del fabbisogno calorico nei nutrienti principali vengono attribuite le capacità di influenzare le capacità preventive nei confronti delle malattie cronico-degenerative. Solo negli ultimi trenta anni si è sviluppata una visione assai più allargata della alimentazione dando importanza anche a sostanze non-nutrienti ma importantissime per il mantenimento dello stato di salute come i polifenoli, i terpeni, i flavonoidi, le fuco-xantine, le antocianine di cui la dieta mediterranea è ricca grazie all’ampio consumo di vegetali ma non solo. E’ molto probabile che le caratteristiche anti ossidanti, le qualità preventive nei confronti di tumori e malattie cardiovascolari, e persino le proprietà anti-invecchiamento siano in larga parte ascrivibili a queste componenti largamente rappresentate.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in circa il 30% la quota di tumori e malattie cardiovascolari che potrebbero essere evitate con una alimentazione sana, varia ed equilibrata. Appare quindi molto ragionevole cercare di mantenere in tutte le fasi della vita un legame abbastanza stretto con questo tipo di modello.

Chiedi maggiori informazioni al tuo dietologo nutrizionista di fiducia.

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